mercoledì 10 novembre 2010

Biocasa


Case a basso impatto ambientale, in grado di risparmiare sul costo delle bollette? È la promessa dall’ecosostenibilità. Pannelli solari, impianti fotovoltaici, recupero e riciclo delle acque possono ridurre il consumo delle fonti energetiche non rinnovabili e far risparmiare sulle bollette delle utenze domestiche fino al 38 per cento all’anno: 1.050 euro di spesa per i consumi della soluzione ecologica contro i 1.670 euro l’anno (fra acqua, energia elettrica e riscaldamento) dell’architettura tradizionale. La buona notizia è che non occorre vivere in campagna per muoversi in un ambiente sano sia per l’ambiente sia per il portafoglio. Anche in città sempre più si costruiscono edifici che non inquinano e, soprattutto, si ristrutturano quelli che hanno già qualche anno alle spalle per adeguarli alle ultime normative della bioedilizia. Grazie anche al recente Piano casa del governo. 

RISTRUTTURARE 
A differenza da quanto si può pensare, per rendere più eco-efficienti i vecchi immobili basta- Tutti gli interventi per risparmiare no 2-3 mila euro, anche se molto dipende da quando sono stati costruiti: fino al 1976 non esistevano provvedimenti sul contenimento energetico. La prima legge, la 373/76 sull’isolamento termico è figlia della crisi petrolifera del 1973. È stato poi il turno della 10/1991 che regola in linea generale l’uso razionale dell’energia. Se due terzi delle nostre case sono totalmente privi di isolanti, non molto diversa è la situazione per gli edifici costruiti tra il 1977 e il 1991, quando veniva almeno imposta la coibentazio ne delle pareti. Per le nuove costruzioni c’è un terzo provvedimento, in vigore dal 2006 (Dlgs 192 e 311), che regolarizza la situazione. Viene imposto a tutti un attestato di certificazione energetica. Mentre per gli immobili esistenti il decreto del luglio 2009, stabilisce che tutte le abitazioni devono avere il loro certificato redatto da un professionista dopo una specifica diagnosi energetica. 

FINO A 1.700 EURO Il risultato di un maggior rispetto per l’ambiente si traduce, tra le mura domestiche, in un risparmio fino a un massimo di 1.700 euro all’anno, che corrisponde al 30 per cento in meno della spesa energetica di una famiglia di quattro persone. Un’inaspettata tredicesima, come sanno bene quelle famiglie che hanno seguito alla lettera i 24 suggerimenti individuati dall’Eni con il progetto Eni 30percento, a cominciare dai consigli a costo zero, come non Cinque mosse, semplici e convenienti lasciare gli elettrodomestici in stand-by o usare lampadine a basso consumo. Secondo i calcoli Eni già sostituendo solo 3 lampadine da 100 watt con 3 a basso consumo da 20, si può abbattere del 7 per cento annuo l’uso di elettricità. Quanto agli elettrodomestici, una particolare attenzione va posta al sistema di condizionamento che se mal posizionato può far crescere la bolletta elettrica di oltre il 50 per cento, anche se non viene usato più di 150-200 ore l’anno. Quanto agli elettrodomestici, si possono sostituire i vecchi con quelli di classe energetica superiore A+. In tal senso la crisi non sembra scoraggiare chi è disposto a spendere per modelli più ecologici. Lo indicano i dati della Media World, catena leader della distribuzione elettronica: dei circa 300 mila pezzi venduti nel primo semestre del 2009, oltre il 65 per cento è di classe energetica A superiore. 

AMMORTIZZARE 
Per rimanere nell’ambito delle modifiche da realizzare con un budget minimo, non si può non prendere in considerazione la voce «riscaldamento ». Negli ultimi anni la tecnologia delle caldaie ha fatto ampi progressi e sono ormai disponibili modelli a condensazione che consumano, a parità di resa, il 15 per cento in meno. A fronte di un costo di 1.500 euro (oltre il 40 per cento in più di un modello tradizionale), l’investimento può essere ammortizzato nel giro di circa 4 anni.
Monica Piccini
Cinque mosse, semplici e convenienti 
  • Non lasciate gli elettrodomestici in stand-by. Il consumo si azzera del tutto solo quando la presa dell’apparecchio è staccata dalla rete. Staccate quindi i caricatori quando non sono in uso, spegnete il computer quando vi allontanate. 
  • Installate i riduttori di flusso dell’acqua. A parità di comfort, con i riduttori di flusso dell’acqua (costano 2-8 euro) sui rubinetti dei lavandini e della doccia si riduce dal 30% al 50% il consumo dell’acqua e dell’energia necessaria per riscaldarla, con un risparmio di oltre 50 euro annui.
  • Usate la lavatrice a temperature basse. Un lavaggio in lavatrice a 90 ºC consuma quasi il doppio di energia di uno a 60 ºC. Se scegliete un lavaggio più delicato, potrete avere lo stesso risultato con un risparmio di 20 euro all’anno.
  • Usate la lavastoviglie solo a pieno carico. Questa modalità vi consentirà di risparmiare oltre 20 euro all’anno. Sciacquate i piatti prima di inserirli nella lavastoviglie per poter utilizzare un programma di lavaggio «economico».
  • Isolate il cassonetto delle tapparelle. In molti casi è possibile con una piccola spesa isolare il cassonetto dell’avvolgibile, in modo da limitare gli spifferi in casa ed evitare un inutile spreco di energia. Con questo intervento potete risparmiare il 5% sulla spesa per riscaldamento, quindi oltre 40 euro all’anno. 
* I risparmi indicati sono calcolati con riferimento a una famiglia italiana «tipo» di quattro persone. 
Fonte: Portale della campagna Eni30percento http://www.30percento.it. 
Mo.Pi.